Siate pazienti anche voi; fortificate i vostri cuori, perché la venuta del Signore è vicina.
Giacomo 5:8
Dio ti benedica molto. Come ben sai, viviamo in tempi molto difficili. Proprio per questo motivo, oggi vedremo 4 cose che Dio vuole che facciamo in tempi di crisi.

1-AVERE PAZIENZA
Il significato della parola pazienza è molto ampio. Inizialmente pensiamo che sia legato alla calma o alla pace, ma in realtà la parola pazienza deriva dal latino «patientia» che significa soffrire e da lì deriva la parola patiens -entis «paziente» (negli ospedali ) o «colui che soffre». Quindi in ambito spirituale la pazienza implica sofferenza.
Significato della pazienza:
-imparare ad aspettare ed eseguire diversi piani o compiti senza permettere all’ansia di rovinare l’obiettivo. Affrontando l’attesa con resistenza e perseveranza.
-Soffrire, sopportare silenziosamente situazioni spiacevoli, con forza e senza lamentarsi.
-Sopportare disgrazie, afflizioni e difficoltà quando i nostri diritti vengono violati, senza mai agitarsi o lamentarsi.
-Abilità di tollerare una situazione senza perdere la calma o provare nervosismo.
-La pazienza è la facoltà di rimandare la propria reazione alle avversità, mantenendo nei confronti dello stimolo un atteggiamento neutro. La pazienza è una qualità e un atteggiamento interiore proprio di chi affronta il dolore, le difficoltà, le avversità, le molestie, le controversie, con animo sereno e con tranquillità, controllando la propria emotività e perseverando nelle azioni. È la necessaria calma, costanza, assiduità, applicazione senza sosta nel fare un’opera o una qualsiasi impresa.
Sulla base di ciò che abbiamo appena letto, possiamo trarre queste conclusioni:
a) Dio vuole che anche in mezzo alla tempesta continuiamo con i nostri compiti spirituali, con il nostro proposito e piano divino. Che continuiamo ad adorarlo e servirlo, senza lasciare che l’ansia e la disperazione per il desiderio di cambiare le circostanze rovinino tutto. In altre parole, dobbiamo affrontare questo tempo con pace, fermezza, imperturbabili riguardo alla nostra fede.
b) Molte volte pensiamo di avere il «diritto» di lamentarci. Ma se vogliamo davvero agire biblicamente, il cristiano che ha il frutto della pazienza non si lamenta, piuttosto sopporta pazientemente l’afflizione:
Prendete, fratelli, come modello di sopportazione e di pazienza i profeti che hanno parlato nel nome del Signore. Ecco, noi definiamo felici quelli che hanno sofferto pazientemente. Avete udito parlare della costanza di Giobbe, e conoscete la sorte finale che gli riserbò il Signore, perché il Signore è pieno di compassione e misericordioso.
Giacomo 5:10-11
Ne abbiamo un chiaro esempio nella vita del giusto Giobbe, che nonostante abbia sofferto ogni tipo di male: perdite familiari, economiche e una terribile malattia, tuttavia ha detto le seguenti frasi:
Nudo sono uscito dal grembo di mia madre, e nudo tornerò in grembo alla terra; il Signore ha dato, il Signore ha tolto; sia benedetto il nome del Signore.
Giobbe 1:21
Ma io so che il mio Redentore vive e che alla fine si alzerà sulla polvere. E quando, dopo la mia pelle, sarà distrutto questo corpo, senza la mia carne, vedrò Dio.
Giobbe 19:25-26
Pertanto, se oggi ci troviamo di fronte a una situazione spiacevole e avversa, dobbiamo imitare Giobbe e dire: Sì, è vero che questo fa male, è scomodo, difficile… ma io so che il mio Dio vive e che alla fine trionferà su questo!
Qualcosa d’interessante è che secondo la Bibbia quelli che soffrono sono considerati benedetti (fortuna o felicità di una persona).
Beati quelli che sono afflitti, perché saranno consolati.
Matteo 5:4
Significato di consolazione: riposo e sollievo dal dolore, fastidio o affaticamento che affligge e opprime l’umore.
¿Il giusto soffre? Sì, ma il Signore ha una grande promessa per lui e cioè: sarà confortato. I cristiani che sopportano pazientemente la loro sofferenza, quelli che anche se hanno il cuore triste mantengono ancora la fede, Dio li ricompenserà molto. Nel caso di Giobbe, dopo che l’intero processo fu terminato, il Signore lo benedisse doppiamente. Non so davvero se accadrà lo stesso con te su questa terra, ma ciò di cui sono sicura è che saremo MOLTO confortati e ricompensati nel Regno dei cieli. Lascia che ti dica che se hai un buon atteggiamento nel mezzo di questa crisi, Dio è molto contento di te.
Prima di concludere con la pazienza, voglio approfondire queste due parole molto importanti: resistenza e perseveranza. Nel messaggio alla chiesa di Filadelfia il Signore dice quanto segue:
Io conosco le tue opere. Ecco, ti ho posto davanti una porta aperta, che nessuno può chiudere, perché, pur avendo poca forza, hai serbato la mia parola e non hai rinnegato il mio nome.
Apocalisse 3:8
Siccome hai osservato la mia esortazione alla costanza, anch’io ti preserverò dall’ora della tentazione che sta per venire sul mondo intero, per mettere alla prova gli abitanti della terra. Io vengo presto; tieni fermamente quello che hai, perché nessuno ti tolga la tua corona.
Apocalisse 3:10-11
Voglio dirti una cosa, forse come questa chiesa, oggi a causa della prova sei rimasto con poche forze, ma il Signore apprezza molto il fatto che non hai negato il suo nome, che sei rimasto fedele di fronte alle circostanze. Dio vuole che ti aggrappi a quelle poche forze che ti sono rimaste e che continui a resistere, a sopportare, a rimanere costante, perseverante, ad affermare il tuo cuore e a conservare ciò che hai anche se ti sembra poco, in modo da poter andare fino alla fine e ricevere la ricompensa eterna.
Io penso che in questo momento Dio voglia sviluppare notevolmente questo frutto dello Spirito Santo perché sarà quello che veramente ci condurrà alla vittoria finale. Sappiamo che sta arrivando una grande Tribolazione, e ciò che stiamo vedendo oggi sono solo «principi dei dolori», ma diventeranno sempre più forti. La Parola dice quanto segue:
Ma chi avrà perseverato sino alla fine sarà salvato.
Matteo 24:13
Con la vostra costanza salverete le vostre vite.
Luca 21:19
In altre parole, solo quelli che sono in grado di resistere, quelli che non si tirano indietro, quelli che non perdono la fede e confidano in Gesù fino alla fine saranno salvati.

2- AVERE FIDUCIA
Or la fede è certezza di cose che si sperano, dimostrazione di realtà che non si vedono.
Ebrei 11:1
Significato di fiducia:
sensazione di sicurezza che deriva dal confidare in qualcuno o in qualcosa.
La fiducia è un atto di fede e un atto di adorazione. Di fede perché confidare in Dio è avere la certezza che lui non fallirà mai. Di adorazione perché è un riconoscimento di chi è lui e quali sono i suoi attributi.
Quando abbiamo fiducia in Dio lo stiamo apprezzando profondamente. Solo per citare alcuni dei suoi attributi possiamo vedere che lui è:
– Onnisciente (sa tutto) e nella sua saggezza tutte le decisioni prese sono sempre le migliori e porteranno i migliori risultati.
– Onnipotente (può ogni cosa) e nulla sfugge al suo controllo.
– Immutabile (cioè non cambia) è lo stesso ieri, oggi e sempre.
Lascia che ti dica che Dio è lo stesso prima, durante e dopo il coronavirus o qualsiasi avversità. È ancora il nostro Padre, è ancora seduto sul suo trono, è ancora vero e fedele e non ci ha abbandonato.
La vera fiducia nel Signore viene quindi espressa in una fede rafforzata, che ci dà una pace che supera ogni comprensione umana. Schiaccia la paura, l’ansia, la disperazione, l’impotenza e la frustrazione.
Fidarsi di Dio significa che io continuo a credere che Gesù ha vinto e vincerà sempre, che lui ha il controllo, è degno della mia fiducia e che esiste una via d’uscita.

3- RIPOSARE
Il Signore rispose: «La mia presenza andrà con te e io ti darò riposo.
Esodo 33:14
Riposo significato:
Calma, riposo o pausa al lavoro o affaticamento.
Sebbene questo punto sia abbastanza simile al precedente, ho voluto metterlo separatamente perché voglio spiegare alcune cose. La prima cosa è che il vero riposo spirituale sta nel fatto di aver fiducia in Dio. Dobbiamo sapere che Dio dà sostentamento, provvedimento a coloro che si abbandonano totalmente a Lui invece di cercare di controllare la propria vita attraverso le proprie capacità.
A questo proposito, possiamo vedere che nell’Antico Testamento i vestiti principali dei sacerdoti erano fatti di lino, secondo Ezechiele 44:18 «in modo che non sudassero». Ora, la prima volta che la parola sudore appare nella Bibbia è in Genesi 3:19 riguardo alla maledizione ricevuta a causa del peccato (con il sudore della tua fronte mangerai il pane). Il sudore ha a che fare con lo «sforzo umano» mentre il sacerdozio ha a che fare con «il riposo e la fiducia in Dio”.
Come cristiani è indispensabile rimanere nel riposo di Dio. Ora, «riposare» o «essere fermi» non significa che non dovremmo fare nulla. Significa: meno attività umana e più intimità con Dio. Il che ci porta all’ultimo punto.

4- PREGARE E FORTIFICARE I FRATELLI
C’è tra di voi qualcuno che soffre? Preghi. C’è qualcuno di animo lieto? Canti degli inni.
Giacomo 5:13
Pregare è parlare con Dio ed è uno dei più grandi privilegi che abbiamo. La Bibbia dice che grazie al sacrificio di Gesù possiamo avvicinarci con fiducia davanti al trono di Dio, possiamo parlargli come nostro Padre. In tempi di crisi è di vitale importanza rimanere in comunicazione con Dio. Concentrarsi e guardare in alto, perché sappiamo già cosa sta succedendo sulla terra, ma ciò che dobbiamo sapere è ciò che il cielo sta dicendo. Nella preghiera troviamo un enorme sollievo e riceviamo la pace, la forza e il conforto di cui abbiamo così tanto bisogno.
Vediamo un altro dettaglio interessante:
Gesù predice il rinnegamento di Pietro
[E il Signore disse:] «Simone, Simone, ecco, Satana ha chiesto di vagliarvi come si vaglia il grano, 32 ma io ho pregato per te, affinché la tua fede non venga meno; e tu, quando sarai convertito, fortifica i tuoi fratelli».Luca 22:31-32
Innanzitutto in questo brano biblico possiamo vedere chiaramente che quando il nemico (come ha fatto con Giobbe) ci scuote con le prove, è un’ottima notizia sapere che Cristo, il nostro Sommo Sacerdote intercede per noi in cielo davanti al Padre:
Perciò egli può salvare perfettamente quelli che per mezzo di lui si avvicinano a Dio, dal momento che vive sempre per intercedere per loro.
Ebrei 7:25
Quindi, una volta rafforzati, dobbiamo anche rafforzare i nostri fratelli, amici, familiari. Possiamo farlo attraverso la Parola, ma soprattutto attraverso la preghiera.
pregate in ogni tempo, per mezzo dello Spirito, con ogni preghiera e supplica; vegliate a questo scopo con ogni perseveranza.
Efesini 6:18
È un dovere cristiano non solo pregare per la nostra vita, ma anche per la vita dei nostri fratelli nella fede e per l’umanità.
Infine, voglio dirti che Dio è fedele e insieme alla prova c’è anche la via d’uscita. Quindi, ho buone notizie per te: Ogni prova o difficoltà ha un limite stabilito da Dio, ha una data di scadenza. Se in questo momento ti sta permettendo di passare questa prova, è perché sa che puoi gestirlo, sa che sei una guerriera o un guerriero, e con il suo aiuto c’è la farai.
Nessuna tentazione vi ha colti, che non sia stata umana; però Dio è fedele e non permetterà che siate tentati oltre le vostre forze; ma con la tentazione vi darà anche la via d’uscirne, affinché la possiate sopportare.
1 Corinzi 10:13
Quindi voglio farti una domanda: Cosa si dirà su di te quando tutto ciò finisca? Come ti sei comportato? Come lo hai affrontato? In realtà come cristiani dobbiamo dare l’esempio in tempi di crisi e comportarci come quei grandi uomini di fede del passato. Voglio finire con un verso bellissimo e stimolante che ne parla. Forza, il Signore è con te! Ricevi un grande abbraccio da parte mia e Dio ti benedica grandemente.
i quali per fede conquistarono regni, praticarono la giustizia, ottennero l’adempimento di promesse, chiusero le fauci dei leoni, spensero la violenza del fuoco, scamparono al taglio della spada, guarirono da infermità, divennero forti in guerra, misero in fuga eserciti stranieri.
Ebrei 11:33-34
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